martedì 14 aprile 2009

I Pezzi Grossi a pranzo...

La cucina mi piace ed amo viaggiare, esplorare, scoprire posti nuovi e la gente che li anima. E' anche questo lo scopo di questo blog. Devo però ravvisare, che a volte tutta questa passione scade a seguito del comportamento di certe persone che, come me, sono sedute ad un tavolo e condividono il piacere di un ristorante. Dirò di più, due frasi opposte nella fattispecie: la prima, quella buona.....è che l'Italia è sinonimo di buona cucina e l'italiano è un grande buongustaio, forse il migliore al mondo, senza eguali; la seconda, paradossale, è che a volte mi vergogno di essere italiano e comprendo le radici di alcune estremizzazioni che gli stranieri fanno del nostro popolo. Mi spiego meglio, e premetto che questa è la prima volta che ne scrivo, ma non è la prima volta che ne sento....
L'altro giorno ero a pranzo in un noto locale della costa tirrenica, a Santa Marinella per intenderci, completamente affollato, d'altronde era il sabato-vigilia di Pasqua. Quando intendo affollato, voglio dire pieno fino all'osso....dove già si è fortunati a trovare un posto per sedersi, senza attendere o tentare altrove. Il servizio è stato ineccepibile, i tre ragazzi al lavoro gentili come non mai e non si è atteso nulla, nemmeno per l'ordinazione. Si siede nei miei pressi un signore ben piazzato ed abbastanza dimesso, con relativa compagna (premetto che ci si trovava in un noto ristorante di pesce e cucina marinara) ed ordina una pasta al pomodoro e lei un piatto di gamberoni, senza antipasti o null'altro. La pasta arriverà dopo venticinque minuti, un tempo normalissimo considerata la folla. Ebbene questo signore ha stuzzicato il cameriere dicendo che "se ci mettevano mezz'ora per una pasta al pomodoro, meglio non immaginare il resto....."(e la sua faccia era quella di un biasimo bieco e scostante)
A questo punto farei delle considerazioni personali:
Ma che bisogno c'era di mortificare un ragazzo ed un servizio in questo modo? La pasta al pomodoro forse non va bollita? Se si vuole una pasta al pomodoro in un ristorante di pesce pieno zeppo e nell'ora di punta in dieci minuti.....perchè non pensare di andare in una tavola calda senza seccare gli altri? Ci vuole del rispetto quando si sta in mezzo alla gente e questo vale sia per i ristoratori, sia, come in questo caso ,per chi si siede a tavola, sennò è semplice.....SI RESTA A CASA O SI VA DA MAC DONALD'S CI SI METTE IN FILA, SI ASPETTA IN PIEDI E SI MANGIA UN BEL BIGMAC. Ma ovviamente non è finita qui, altrimenti scriverne sarebbe stato eccessivo. Il ragazzo del locale, senza rivolgersi al signore, ma parlando al cameriere ha dato la giusta spiegazione tecnica della faccenda: Quando c'è tantissima folla, potrebbe capitare di attendere una mezzoretta anche per una Margherita in Pizzeria ( a chi non è capitato?). Questo, aggiungerei io, perchè non si è soli, c'è anche tanta altra gente prima di noi che, come noi, ha il diritto di mangiare. A quel punto però il signore, adirato, ha invitato quel ragazzo a portarsi nel retro del locale perchè gli avrebbe spiegato due o tre cosette su chi era lui ("tu non sai con chi hai a che fare, tu non sai chi sono io"). Il ragazzo ovviamente non ha acconsentito, evitando di dare spettacolo di fronte tutti i clienti, grotteschi testimoni di questo scempio di bassa cultura Vicereale....in un paese che si chiama Italia (De Roberto docet). Prima di andar via il signore ha poi continuato a ribadire che quel ragazzo aveva mancato di rispetto, continuando a dire "tu non sai chi hai di fronte, tu non sai chi sono io". Sarà stato un pezzo grosso? Avrà promesso ritorsioni? Questo non lo so, ad ogni modo, valutando tutte le variabili è lecito aspettarsele. So che quel ragazzo era stato gentile, cordiale con me, con altra gente e con quel signore e che non aveva mancato di rispetto a nessuno o detto parole di scortesia. Aveva semplicemente dato una spiegazione tecnica ( e logica oseri aggiungere) ad una bieca insinuazione. Se in questo paese non si può nemmeno rispettosamente replicare, per paura di fare adirare i pezzi grossi.....m'immagino dove si andrà a finire. Bisogna rispettare la gente che lavora, ed in questo momento più che mai la GENTE GIOVANE CHE LAVORA. Ripeto, non è la prima volta che assisto o che vivo in prima persona situazioni del genere.Per fortuna ci sono le autorità che ci tutelano da casi come questo. Piena solidarietà, in questo caso, da tutto Chefpoint ai ristoratori. Dotatevi di impianto di videosorveglianza e quando fanno così chiedete che si qualifichino quando si atteggiano a pezzi da novanta e poi mandate tutto ai Carabinieri, ai giornali ed a Striscia la Notizia. Cambiamo queste retroguardie vassalliche che infestano l'Italia!

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