giovedì 30 aprile 2009

Pizzeria / Ristorante La Vecchia Aurelia di Santa Marinella (RM)

Lungo la via del ritorno verso Roma, ci siamo fermati a cena a Santa Marinella; precisamente lungo la via Aurelia Vecchia (ecco ovviamente svelato il mistero del nome), appena al ridosso della linea ferroviaria che congiunge la piccola cittadina tirrenica con la capitale. Anche in questo caso, non ci siamo fermati fortuitamente, ma il locale ci è stato indicato da un altro amico ristoratore (specializzato in cucina marinara), residente a Santa Marinella. Appena entrati si notano subito, oltre ai pizzettai intenti nel loro lavoro, anche un clima di estrema cordialità e di calore familiare.E questo mi piace! Il locale è decisamente capiente, infatti ci sono due sale, una più grande e rustica ed una più piccola, risalente alla vecchia struttura, per oltre 100 posti totali a disposizione. Ma ora, come sempre, andiamo al sodo. Il Ristorante è di fascia media ed ha un menù molto ricco, sia a base di terra che di mare, spaziando dai primi ai porcini, sino ai classici spaghetti alle vongole ed allo scoglio. Per secondo la scelta è tra la carne (bistecche di vitellone, anche di taglio grande e costate) ed il pesce (ottima la frittura, oppure anche un bel pesce fresco di giornata). Insomma, un'ottima cucina casereccia, assolutamente da non sottovalutare nei confronti del vero e proprio punto forte de "La Vecchia Aurelia", ovvero la pizza. La pizzeria infatti ha una notevole varietà di scelte, sia di tipo classico, (dalla Margherita, alla Capricciosa, alla Boscaiola, alla "ai funghi porcini" e molte altre...) sia con ricette originali; tra cui segnaliamo, consigliamo e vivamente raccomandiamo di ordinare la mitica ed omonima "Pizza Vecchia Aurelia" (con pomodoro, salsiccia, olive e pecorino), tra le migliori che io abbia mai mangiato ed un sicuro invito a ripetere l'esperienza. E' buonissima signori, ma proprio da 10 e lode!
Altra ricetta locale da provare è la "Pizza Valter", che prende il nome dal titolare del locale, autentico artista e sperimentatore della pizza.
Chiude il pasto una bella catalana, od una gustosa panna cotta fatta in casa, meglio se al naturale (senza caramello, fruttibosco o quant'altro!). Veramente una piacevole scoperta!
Non ha il sito, oppure anche in questo caso, non sono riuscito a trovarlo.....
SCHEDA:
-NOME: La Vecchia Aurelia
-INDIRIZZO: Via Aurelia Vecchia n.54, Santa Marinella (RM)
-TELEFONO:0766.513159
-CHIUSURA: da verificare

martedì 28 aprile 2009

Ristorante il Madrigale di Spoleto (PG)

Altro ristorante assai tipico, per una bella gita fuori porta, sino al cuore dell'Umbria. Infatti sulla Via Flaminia Vecchia, al km 112, nei pressi di Spoleto, ecco ergersi imperioso ed all'apice d'una boscosa collina un bellissimo casolare d'epoca su più piani: "Il Madrigale". A dire il vero non ci sono capitato per caso, bensì mi è stato consigliato da un vecchio amico che spesso e volentieri lo frequenta per mangiare una delle sue specialità, ossia la cacciagione. Premetto che io tutto sono meno che un patito della cacciagione, però amo la carne, il buon vino d'una volta e mi piacciono i posti particolari...quindi perchè non provare, vista anche la bellezza del posto?
Una volta entrati ci si rende subito conto non solo della grandezza dell'ambiente, ma anche del suo fascino rustico e medievale, risalente addirittura al 1300, con mura spessissime.
Gli interni, ricchi di luce, differiscono da stanza a stanza, anche se in generale si rifanno alla naturale atmosfera dello chalet di montagna, inoltre, le calde finiture in legno vi faranno sentire in un luogo a parte, fuori dal tempo, in un'esperienza che non dimenticherete. Non appena ci si affaccia alla finestra c'è poi un'altro spettacolo: oltre gli alberi c'è un'intera vallata immersa nel verde. A voce mi è poi stato detto che ai piani superiori, per chi volesse fermarsi oltre il dovuto di un sano pranzo e/o cena, vi sono anche delle stanze in cui è possibile pernottare, ma questa notizia è ufficiosa e vi consiglio di verificarla. Andiamo al pranzo vero e proprio, di cui, accanto ad una cantina fornitissima di vini umbri e nazionali, non c'è mai un menù canonico da consultare, bensì un menù di giornata da verificare di volta in volta. Quindi è inutile che vi parli del mio pranzo, perchè, eccetto una garantita e magistrale mangiata di carne alla brace, che ovviamente consiglio a tutti, può darsi che alla vostra eventuale visita, nulla o quasi del mio pasto sarà all'ordine del giorno. Questo se da un lato limita la prospettiva, dall'altro è sinonimo di genuinità, con la garanzia che tutto quello che vi sarà proposto è fresco e locale, very ruspante nel novero della tradizione umbra, insomma....dal porcino, al tartufo, agli spiedi alla brace, alle bistecche, alla cacciagione (il mio amico, ad esempio, va matto per una sorta di "uccellini arrosto", che io non ho avuto il coraggio di chiedere...), difficilmente troverete modo di restare insoddisfatti! Andateci! Per qualsiasi altra informazione vi rimando al sito http://www.ilmadrigale.com/, da cui ho anche tratto questa foto.
SCHEDA:
-NOME: Il Madrigale
-INDIRIZZO: Via Flaminia km.112 presso località Strettura, Spoleto (PG)
-TELEFONO:0743.54144
-CHIUSURA: Martedì

giovedì 23 aprile 2009

Pizzeria Il Monastero di Viterbo

Locale celeberrimo e celebratissimo, nel cuore di un vicoletto del centro storico di Viterbo. Malgrado il nome, non è propriamente un ex-monastero, bensì è situato all'interno di un antichissimo stabile, nei pressi del Monastero del quartiere S.Pellegrino.
C'è poi un'altra leggenda legata al nome, ossia che la ricetta originaria dei gioielli di questa pizzeria (la fine pasta per la pizza) è antica opera di un monaco, ottenuta sin dall'epoca della rivolta dei papali viterbesi contro l'Imperatore Federico. In poche parole...c'è sostanza storica...e pathos!
Quanto alla sua già citata fama, essa vaben oltre gli annali di storia, basti considerare che è sempre pieno e per poter trovare un posto, sovente non basta nemmeno prenotare....conviene mettersi in lista ed attendere fuori. Sarà giustificato il motivo di tutta questa nomea diffusa sia tra i più giovani, che tra gli attempati padri di famiglia? Ovviamente si, perchè non è solo la splendida ed antica cornice del luogo a meritare, ma la stessa impostazione della Pizzeria, ove varietà, originalità ed abbondanza la fanno da padroni, in un salone caldo e fragoroso....ricco di quei pregi della socialità di un tempo, per i quali si pagherebbe. Pensate che c'è gente disposta a fare un'ora e più in macchina per venire a mangiare al Monastero e poi, non soddisfatta di ciò, fare la fila all'esterno del locale! Ovviamente a farla da padrona è la pizza, superflui e quasi d'intralcio alle proprie energie appetitive sembreranno gli antipasti, che consiglio decisamente (e con tutto il rispetto, sia chiaro) di scartare. E' vero, si potrebbe attendere un pò di più e la fame è tanta, ma non ci badate, resistete....e verrete ricompensati!
La pasta della pizza è finissima, mai pesante, ma è la capacità di optare per una pizza bigusto ad entusiasmare ed a prezzi assolutamente popolari! Infatti giungerà sulla vostra tavola una maxi-pizza con l'accoppiata di condimenti che avete scelto, servita su due piatti ed a stento in grado di posarsi sul tavolo quant'è grande! Io sono riuscito a finirla e malgrado la finezza della pasta, il condimento è trabordante....vi darà tanto da fare quanto più grandi saranno le vostre soddisfazioni e l'appagamento finale. Da bere una bella birra media chiara non guasta, nemmeno sul conto: infatti una pizza doppia verrà a costarti praticamente quanto avresti pagato una singola in qualsiasi altro posto. Insomma ASSOLUTAMENTE DA PROVARE, impossibile farsi una gita a Viterbo senza fermarsi ed assaporare la meravigliosa bontà e la "storica veracità" di questo posto. Uniche pecche, ormai risapute, è che il locale di norma è aperto solo a cena e che, stando in pieno centro storico, per parcheggiare dovrete allontanarvi un pò e camminare.....ma in questa splendida città, con i suoi intriganti quartieri medievali, va bene anche così!
SCHEDA:
-NOME: Il Monastero
-INDIRIZZO:Via Fattugheri n.10, Viterbo
-TELEFONO:0761.324346
-CHIUSURA:Mercoledì

martedì 21 aprile 2009

Ristorante Nuraghe Sardo di Roma

Ottimo ristorante a due passi da Piazzale degli Eroi, lungo Via delle Medaglie D'Oro, nella direzione di Montemario. Ci sono andato più volte, la prima , nel 2007 e rimasi molto soddisfatto, ma un pò perchè era Settembre e di pesce ne avevo provato tutta l'estate, in ogni salsa ed un pò perchè avevo una certa, impedente fretta....non lo misi in cima alle mie priorità di desiderio. Alla mia seconda visita, nel 2008, invece le circostanze più aggradanti ed una maggiore disponibilità di tempo da dedicare all'approfondimento ed alla degustazione, mi hanno fatto ricredere in meglio, arrivando a considerare questo locale come uno dei migliori di Roma nell'ambito della cucina del pesce. In attinenza, posso anche confidare, che bramo sempre di ripetere una mitica cena romantica che vi feci, resistendo (e fu dura!) dall'antipasto, sino al dulcis in fundo, ovvero la seadas....che mangiata! Quella sera il Nuraghe fu imbattibile e nessun ristorante sarebbe stato in grado di competervi. Per questo mi stupisco quando leggo a volte delle ingiuste e pretestuose critiche su internet.....le cui motivazioni sono lontane anni luce dalla realtà, se non, francamente incomprensibili. Ma andiamo al sodo e cominciamo a parlare del locale vero e proprio, in cui non appena si entra, sta in bella mostra una vetrina con tutti i pesci freschi di giornata tra i quali sarà possibile scegliere il proprio. Una volta addentrati all'interno, si noterà una certa varietà di locali, che danno l'idea di una tipica osteria romana, ma non è del tutto così. Infatti alla fine c'è anche un salone più grande e quello che a prima vista sembrava essere un ristorantino, in realtà vanta oltre 100 posti al chiuso, a cui si aggiungono quelli di una verandina esterna, nei mesi più caldi.
Ed ora la sostanza di questa recensione. Per iniziare consiglio non solo di non oltrepassare o trascurare l'antipasto, bensì di abbracciarlo in toto. Poco dopo aver spezzato un'invitante lastra di Pane Frattau, ed aver visto od assaggiato in rassegna una ricca varietà di salamini sardi, la scelta giusta è il loro "Antipasto Misto di Mare", in cui Sardegna e cultura marinara danno il meglio di loro. Davanti alla vostra vista arriveranno in sequenza piatti di cozze, vongole, lumache di mare, insalata di mare, gamberetti e zucchine, un assaggio di "Fregola con le Arselle" (che sono un tipo di vongole, questo è un piatto tipico sardo), polpo ed insalata di mare. Non pago di tutto ciò, volli ordinare per antipasto anche un piatto che mi assaporai con piacere anche la prima volta che ci andai: "I Cannolicchi gratinati al forno". Ottimo. Per primo poi ho ripiegato su un buon piatto di Spaghetti alle Vongole in bianco, giunti in fiamminghetta ed in porzione più che generosa....molto gustosi; insomma non la solita base di aglio, olio, peperoncino e frutti di mare. Superare questo luogo comune, a mio avviso, è la prova del nove per un ristorante. Se un primo alle vongole è saporito al punto giusto e sa di vongole anche la pasta, ecco che non si potrà che parlarne bene....ed il Nuraghe insegna anche in questo. Ineccepibile.
In alternativa la mia amata commensale ha ordinato i Ravioli di Pesce, un piatto molto delicato e dai sapori particolari, che consiglierei anche a chi non ama particolarmente il mare o vederne troppe sue creature sul piatto. Dopo qualche bicchiere di Vermentino, per secondo c'è la solita scelta del pesce di giornata, a cui si aggiungono Spigole, Orate o Rombo; oppure una bella grigliata mista ove compaiono copiosi anche calamari e crostacei in porzioni maxi, assoluto godimento per la vista! Se vi andasse la carne, invece, visto che qui c'è una parte di Sardegna, una bella porzione di tenero Maialino o Porcheddu che dir si voglia, è assolutamente la scelta più appropriata. Chiude il pasto un'altro tipico prodotto sardo, la "Seadas", dessert ottenuto accostando pasta, scorza di limone, formaggio acido sardo (o "Pischeddu") con miele caldo, decisamente da assaggiare se vi rimane ancora qualche barlume di energia; altrimenti sarà per la prosima volta! Il servizio è tutto al maschile, competente, esperto e simpatico....giunti all'amazzacaffè un cameriere di origini abbruzzesi mi ha ricordato le bellezze della terra dei miei antenati! Ci sarà sempre un posto per il Nuraghe nel cuore di Chefpoint. Prezzo medio, 35 euro, onestissimo e se te ne vai con la pancia piena....ti sembrerà pure meno del previsto. Prenotazine consigliata. Non ha sito internet, o meglio, io non sono riuscito a trovarlo....
SCHEDA:
-NOME: Nuraghe Sardo
-INDIRIZZO: Via delle Medaglie D'Oro 50/a
-TELEFONO: 06.39736584
-RIPOSO: Mercoledi

Ristorante/Pizzeria Bella Napoli di Roma

Recensione quasi scontata, ma siccome nella vita mai dare nulla per scontato; eccomi a scrivere del mitico Ristorante-Pizzeria "Bella Napoli". La scontatezza risiede tutta nella premessa, ovvero "se vi piace il pesce e siete a Roma non potete rinunciare ad una visita in questo locale di antichissima data, sito in zona Prati". Vi dirò di più, secondo me, assieme al locale che recensirò nella prossima scheda, "Bella Napoli", rappresenta ad oggi il massimo della cucina marinara in tutta la città di Roma, riuscendo ad abbinare con sapienza ed eccellenza pesce fresco, ricette tipiche marinare ed ottimi sapori molisani e romani, nel contesto di una cucina mai comune e sempre di qualità. Ciò si deve alla sapienza ed all'esperienza dei tre gestori, Luigi, Dario e Michele, ormai da quai tre decenni alla guida del locale, come si evince dettagliatamente dal sito del locale http://www.ristorantebellanapoli.it/, che vi invito a visitare. Ma andiamo alla cucina del ristorante, tralasciando solo per motivi di spazio, l'ottima Pizzeria ed il menù di terra (anch'esso ricco quasi quanto quello di pesce). Si parte con dei classici antipasti a base di frutti di mare: cozze, vongole oppure ostriche. In alternativa ci sono gli invitanti affumicati, come il pescespada ed il salmone, giusto per intrigare l'appetito in attesa dei primi. Ed ecco ora giungere la ricca scelta dei primi piatti, in cui si alternano tipiche portate della tradizione marinara, con classici incroci terramare, anch'essi decisamente conosciuti all'interno della rinomazione del locale. Si può per esempio optare per un sicuro piatto di spaghetti alle vongole veraci (veraci, non lupini!), altrimenti per dei bombolotti gli scampi, per delle linguine al pescespada (rare da trovare in un menù e, come non mai, in grado di mettere d'accordo gli ospiti) oppure, come ho fatto io, per delle fettuccine all'astice, in cui porzioni della bestia tenagliata circondano fumanti il cerchio del piatto! Ottimo, ed abbondante, proprio quello che ci vuole nelle serate giuste! Tra gli incroci terramare, spiccano i ricciarelli gamberi e rughetta (classica ricetta), oppure le sagnette frutti di mare e fagioli. Per secondo consiglio due piatti in particolare, sinonimo di MARE nel vero senso della parola e molto difficili da trovare e mangiare altrove, quindi pronti ad incorniciare l'esperienza, ordinate "Coda di Rospo alla San Benedetto" od un bel "Fragolino" ai ferri (non Pagro, non Pagello, non roba atlantica) e soprattutto, malgrado l'altissima disponibilità e serietà del servizio, spinateveli da soli: solo così riuscirete ad assaporare veramente un pesce che merita di essere degustato anche nelle sue parti più insignificanti, in genere tralasciate (per ovvie ragioni) nella fase di spinatura al servizio. Completano il menù dei secondi Frittura Mista, Rombo al Forno, Pescespada, Spigola all'Acquapazza, Mazzancolle al Cognac....insomma chi più ne ha più ne metta, il cliente ha tutti i motivi per sentirsi piacevolmente in difficoltà! Chiude il pasto un vastissimo assortimento dolci, che v'invito a visionare direttamente sul sito prima citato, seppure....io opterei sempre per un sacrosanto sorbetto, ultimo tassello per una cena da non dimenticare!
Malgrado la disponibilità di 200 posti, consiglio sempre la prenotazione: è meglio per loro, è meglio per noi!
Prezzo medio 35 euro.
SCHEDA:
NOME: Ristorante Bella Napoli
INDIRIZZO: Via Simone de Saint Bon 51/61
TELEFONO: 06.37518016
CHIUSURA: Lunedì

martedì 14 aprile 2009

I Pezzi Grossi a pranzo...

La cucina mi piace ed amo viaggiare, esplorare, scoprire posti nuovi e la gente che li anima. E' anche questo lo scopo di questo blog. Devo però ravvisare, che a volte tutta questa passione scade a seguito del comportamento di certe persone che, come me, sono sedute ad un tavolo e condividono il piacere di un ristorante. Dirò di più, due frasi opposte nella fattispecie: la prima, quella buona.....è che l'Italia è sinonimo di buona cucina e l'italiano è un grande buongustaio, forse il migliore al mondo, senza eguali; la seconda, paradossale, è che a volte mi vergogno di essere italiano e comprendo le radici di alcune estremizzazioni che gli stranieri fanno del nostro popolo. Mi spiego meglio, e premetto che questa è la prima volta che ne scrivo, ma non è la prima volta che ne sento....
L'altro giorno ero a pranzo in un noto locale della costa tirrenica, a Santa Marinella per intenderci, completamente affollato, d'altronde era il sabato-vigilia di Pasqua. Quando intendo affollato, voglio dire pieno fino all'osso....dove già si è fortunati a trovare un posto per sedersi, senza attendere o tentare altrove. Il servizio è stato ineccepibile, i tre ragazzi al lavoro gentili come non mai e non si è atteso nulla, nemmeno per l'ordinazione. Si siede nei miei pressi un signore ben piazzato ed abbastanza dimesso, con relativa compagna (premetto che ci si trovava in un noto ristorante di pesce e cucina marinara) ed ordina una pasta al pomodoro e lei un piatto di gamberoni, senza antipasti o null'altro. La pasta arriverà dopo venticinque minuti, un tempo normalissimo considerata la folla. Ebbene questo signore ha stuzzicato il cameriere dicendo che "se ci mettevano mezz'ora per una pasta al pomodoro, meglio non immaginare il resto....."(e la sua faccia era quella di un biasimo bieco e scostante)
A questo punto farei delle considerazioni personali:
Ma che bisogno c'era di mortificare un ragazzo ed un servizio in questo modo? La pasta al pomodoro forse non va bollita? Se si vuole una pasta al pomodoro in un ristorante di pesce pieno zeppo e nell'ora di punta in dieci minuti.....perchè non pensare di andare in una tavola calda senza seccare gli altri? Ci vuole del rispetto quando si sta in mezzo alla gente e questo vale sia per i ristoratori, sia, come in questo caso ,per chi si siede a tavola, sennò è semplice.....SI RESTA A CASA O SI VA DA MAC DONALD'S CI SI METTE IN FILA, SI ASPETTA IN PIEDI E SI MANGIA UN BEL BIGMAC. Ma ovviamente non è finita qui, altrimenti scriverne sarebbe stato eccessivo. Il ragazzo del locale, senza rivolgersi al signore, ma parlando al cameriere ha dato la giusta spiegazione tecnica della faccenda: Quando c'è tantissima folla, potrebbe capitare di attendere una mezzoretta anche per una Margherita in Pizzeria ( a chi non è capitato?). Questo, aggiungerei io, perchè non si è soli, c'è anche tanta altra gente prima di noi che, come noi, ha il diritto di mangiare. A quel punto però il signore, adirato, ha invitato quel ragazzo a portarsi nel retro del locale perchè gli avrebbe spiegato due o tre cosette su chi era lui ("tu non sai con chi hai a che fare, tu non sai chi sono io"). Il ragazzo ovviamente non ha acconsentito, evitando di dare spettacolo di fronte tutti i clienti, grotteschi testimoni di questo scempio di bassa cultura Vicereale....in un paese che si chiama Italia (De Roberto docet). Prima di andar via il signore ha poi continuato a ribadire che quel ragazzo aveva mancato di rispetto, continuando a dire "tu non sai chi hai di fronte, tu non sai chi sono io". Sarà stato un pezzo grosso? Avrà promesso ritorsioni? Questo non lo so, ad ogni modo, valutando tutte le variabili è lecito aspettarsele. So che quel ragazzo era stato gentile, cordiale con me, con altra gente e con quel signore e che non aveva mancato di rispetto a nessuno o detto parole di scortesia. Aveva semplicemente dato una spiegazione tecnica ( e logica oseri aggiungere) ad una bieca insinuazione. Se in questo paese non si può nemmeno rispettosamente replicare, per paura di fare adirare i pezzi grossi.....m'immagino dove si andrà a finire. Bisogna rispettare la gente che lavora, ed in questo momento più che mai la GENTE GIOVANE CHE LAVORA. Ripeto, non è la prima volta che assisto o che vivo in prima persona situazioni del genere.Per fortuna ci sono le autorità che ci tutelano da casi come questo. Piena solidarietà, in questo caso, da tutto Chefpoint ai ristoratori. Dotatevi di impianto di videosorveglianza e quando fanno così chiedete che si qualifichino quando si atteggiano a pezzi da novanta e poi mandate tutto ai Carabinieri, ai giornali ed a Striscia la Notizia. Cambiamo queste retroguardie vassalliche che infestano l'Italia!